L’OPRA-Puglia, Organismo Paritetico Regionale per l'Artigianato della Puglia è stato costituito  su iniziativa delle associazioni pugliesi di parte datoriale (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai) e sindacale (Cgil, Cisl, Uil), del comparto artigiano, in attuazione dell'Accordo Interconfederale sulla gestione della sicurezza nel comparto artigiano applicativo del D.lgs. 81/2008 e s.m.i., siglato dalle omologhe parti nazionali nel 2011.

L’OPRA-Puglia nasce con l’obiettivo di essere un punto di riferimento per le imprese e per i lavoratori del comparto su diversi aspetti, in modo particolare sulla prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sul lavoro, informazione , formazione, addestramento dei lavoratori, secondo i ruoli esplicitamente affidati agli Organismi Paritetici dal D.lgs. 81/08.

Questa la definizione di ORGANISMO PARITETICO cui all’art. 2, lettera ee) del D.lgs. :
organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per: la programmazione di attività formative e l'elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; l'assistenza alle imprese finalizzata all'attuazione degli adempimenti in materia; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimento.

Alla fine del 2015 è stato completato l’iter che ha portato alla piena operatività i sei RLST pugliesi, il cui ambito di competenza è individuato su base territoriale: a ciascuno di essi è assegnato un ambito di più Comuni, scelti sulla base della densità del tessuto imprenditoriale, in modo da garantire carichi di lavoro omogenei tra i vari rappresentanti.

Ai RLST, nominati dalle Associazioni Sindacali componenti l'OPRA-Puglia spetta non solo esercitare le funzioni di rappresentanti dei lavoratori ma anche diventare competenti punti di riferimento per l’applicazione di una disciplina che, di per sé oltremodo complessa, diventa quasi di proibitiva applicazione per il piccolo imprenditore o per l’artigiano, per definizione impegnato non solo nella direzione dell’azienda ma anche attivamente coinvolto nella produzione dei relativi beni e servizi.
Particolarmente rilevanti sotto questo profilo sono prerogative connesse all’esercizio delle attribuzioni di cui all’art. 50 del D.lgs. 81.